Calcio e Osteopatia: gli infortuni dell’arto inferiore nel giovane calciatore agonista

Calcio e Osteopatia: gli infortuni dell’arto inferiore nel giovane calciatore agonista

Efficacia dell’osteopatia attraverso la valutazione della prestazione e prevenzione degli infortuni in atleti calciatori

Autori: Davide Brambilla, Andrea Caiazzo, Giorgio Guido Rugarli e Diego Valeruz
Relatore: Paolo Parente D.O.
Dipartimento di Ricerca: TCIO Istituto di Osteopatia Milano

CALCIO E OSTEOPATIA

Il calcio, come il Rugby, Basketball, ecc.., rientra negli sport da contatto, per questo motivo spesso tra i giocatori delle due squadre avviene contatto fisico.

Questa disciplina è composta da molti gesti atletici che un calciatore effettua quando gioca:

  • • La corsa (rettilinea, laterale, diagonale, cambi di direzione improvvisi, indietro)
  • • L’elevazione
  • • Il passaggio verso un compagno
  • • Il tiro in porta

A causa di questi elementi è uno sport con un alto indice di infortuni, con prevalenza sull’arto inferiore.

È sempre stato molto stretto il legame tra sport e osteopatia, e fin dagli inizi il trattamento osteopatico si è rivelato uno strumento utile agli atleti per lenire i dolori dovuti a traumi subiti durante l’attività fisica.

Infatti l’osteopatia è una terapia che mira a ripristinare l’equilibrio del corpo attraverso tecniche di manipolazione e può essere di grande aiuto ai fini della guarigione dagli infortuni. Ai fini della prevenzione possiamo assicurarci che tutti gli apparati e i sistemi che compongono il nostro organismo funzionino correttamente e in equilibrio tra loro, possiamo garantire il corretto svolgimento di una determinata azione, assicurandoci che tutte le strutture che costituiscono le regioni corporee interessate siano in salute. Possiamo quindi mettere l’organismo nelle condizioni ottimali per attuare i meccanismi di auto-guarigione.

OBIETTIVO DELLA TESI “CALCIO E OSTEOPATIA”

L’obiettivo della tesi sperimentale è stato quello di provare a dimostrare quanto la funzionalità di un trattamento osteopatico potesse essere efficace nei termini della prevenzione infortuni e miglioramento del gesto atletico inteso, in questo caso specifico, come la forza e la resistenza durante la corsa con continui cambi di ritmo.

MATERIALI E METODI

Per lo studio sono state coinvolte due società sportive dilettantistiche: G.S.D. Concorezzese per la categoria U16 e la A.s.d. e Nuova Usmate per la categoria U17, che per comodità saranno identificate come società 1 e società 2.

Entrambi i gruppi sono stati divisi in due in maniera casuale. Un gruppo controllo (CTR) e un gruppo trattato osteopaticamente (OMT). Per la società 1 abbiamo raccolto il consenso di 10 giocatori per il gruppo CTR e 10 per il gruppo OMT. Per la società 2 invece, siamo riusciti a coinvolgere 7 giocatori per il gruppo CTR e 7 per il gruppo OMT.

Lo studio è durato circa tre mesi, nell’arco dei quali abbiamo effettuato 6 trattamenti per ogni giocatore facente parte del gruppo OMT, per ogni società. Abbiamo inoltre effettuato per tutti i gruppi di ogni società test atletici per controllare l’andamento nei mesi.

CONCLUSIONI

La tesi ha ottenuto ottimi risultati sia in termini di prevenzione infortuni, sia nel miglioramento atletico. I due gruppi trattati sono migliorati molto nei test atletici riguardanti la forza esplosiva. I dati riportati mostrano il numero di giocatori che hanno avuto dolori durante i tre mesi.

Il gruppo trattato osteopaticamente rispetto a quello controllo ha avuto miglioramento, mentre il gruppo controllo è rimasto invariato se non peggiorato.

 

La tesi ha ottenuto ottimi risultati sia in termini di prevenzione infortuni, sia nel miglioramento atletico. I due gruppi trattati sono migliorati molto nei test atletici riguardanti la forza esplosiva (squat jump test e test del salto in lungo dal fermo).

I gruppi controllo invece sono rimasti invariati con valori non significativi di miglioramento o peggioramento.

Sono stati riportati i dati sul numero di giocatori che hanno avuto dolori durante i tre mesi ed il gruppo trattato rispetto a quello controllo ha avuto miglioramento, il gruppo controllo è rimasto invariato se non peggiorato.

In conclusione è emerso che durante la sperimentazione e nell’arco dei trattamenti che la maggior parte dei traumi o dolori che i ragazzi che trattavamo subivano erano dovuti a traumi da contatto, mentre i ragazzi che non trattavamo hanno riportato dolori muscolari dati dall’ affaticamento in allenamento e partita.

___

Sei un atleta e vuoi aumentare la tua performance sportiva? Richiedi subito una visita osteopatica GRATUITA quì!

Completa il modulo per scaricare subito la tesi in versione integrale! 

Condividi su