L’efficacia dell’osteopatia nelle principali patologie legate al sonno
Disturbi del sonno e trattamento manipolativo osteopatico
Autori: Passamonti Luca, Rigamonti Andrea, Scarpa Fabio, Manzoni Yari, Fazio Jacopo.
Relatore: Gianpaolo Tornatore D.O.
Dipartimento di Ricerca: TCIO Istituto di Osteopatia Milano
Il sonno è uno stato di incoscienza ricorrente che, a differenza del coma, è risvegliabile da adeguati stimoli sensoriali o di altro tipo e che ricopre un ruolo fondamentale nella vita quotidiana di ogni essere umano, tanto da occupare 1/3 della nostra vita.
Il sonno possiede innumerevoli funzioni, in particolare quella ristoratrice, rimanendo non compreso totalmente nel mondo scientifico per la sua complessità, nonostante la venuta di diverse e sensibili strumentazioni che hanno apportato ad un monitoraggio preciso di molti suoi aspetti, in particolare in ambito neurologico. Difatti, il sonno è definito come una condizione cerebrale indotta da diversi gruppi cellulari del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e mantenuta in fasi distinte secondo criteri elettroencefalografici (EEG – Elettroencefalogramma), quindi secondo la sincronizzazione dell’attività elettrica di diversi gruppi neuronali.
COSA SONO I DISTURBI DEL SONNO?
I disturbi del sonno sono tutte quelle condizioni in cui si verifica una qualsiasi alterazione di tipo qualitativo e/o quantitativo della fisiologia del sonno. Il meccanismo patologico dei disturbi del sonno è molto vario date le numerose forme ad ora conosciute e inserite nella International Classification of Sleep Disorders – Third Edition (ICSD – III) e, inoltre, poco approfondite sia per la loro complessità, sia perché fino a 40 anni fa questi disturbi venivano trattati con farmaci ipnotici senza previe valutazioni diagnostiche.
OBIETTIVO DELLA TESI
L’obiettivo di questa ricerca è quello di analizzare la possibile ed eventuale relazione tra i disturbi del sonno ed il trattamento osteopatico, tramite la divisione di un gruppo di pazienti trattato (gruppo OMT) ed un gruppo di controllo.
MATERIALI E METODI
Ventiquattro pazienti con disturbi del sonno (dai 18 ai 60 anni) sono stati arruolati in questo studio. A tutti loro sono stati somministrati quattro questionari: test di Pittsburgh (PSQI), scala di Epworth (ESS) entrambi relativi al sonno; Brief Pain Inventory (BPI) e Visual Analogical Scale (VAS) entrambi riguardanti il dolore. Tramite randomizzazione, i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi da dodici.
Il primo è stato sottoposto a quattro trattamenti a distanza di una settimana l’uno dall’altro; mentre il secondo gruppo composto da undici (in quanto un paziente ha abbandonato lo studio) è stato sottoposto alle sole valutazioni dei quattro questionari.
RISULTATI OTTENUTI
I punteggi del questionario relativo al sonno nei pazienti trattati, hanno evidenziato un miglioramento statisticamente significativo rispetto a quelli del gruppo di controllo. Allo stesso modo anche i punteggi della VAS (ovvero il questionario del dolore) sono migliorati per il gruppo trattato.
Per quanto riguarda l’ESS, non ci sono stati cambiamenti statisticamente significativi, nonostante si sia verificata una riduzione notevole dei risultati rispetto al valore soglia per il gruppo trattato, contrariamente a quanto accaduto al gruppo di controllo. Relativamente al BPI, non ci sono stati cambiamenti significativi per entrambi i gruppi.
CONCLUSIONE
Confrontando i due gruppi, è emerso che i pazienti sottoposti al trattamento osteopatico hanno avuto un miglioramento significativo della qualità del sonno ed una riduzione per quanto riguarda l’assunzione di farmaci.