Parto Cesareo e Osteopatia
Efficacia del trattamento osteopatico nelle problematiche Post Parto Cesareo
Autori: Marco Alessandrinelli, Marco Ferri, Fiorina Fusha, Francesca Marchi, Marco Micheloni, Fabrizio Sammarro e Andrea Viale
Relatore: Dott. Nicola Ranù D.O.
Dipartimento di Ricerca: TCIO Istituto di Osteopatia Milano
INTRO E OBIETTIVO DELLA TESI
Negli ultimi anni il numero di parti cesarei è aumentato esponenzialmente in tutto il mondo, ma soprattutto in Italia. Nonostante sia una metodica fondamentale spesso per salvare la vita della mamma e del neonato, non è esente da conseguenze sulla salute della partoriente.
Tra le problematiche che possono insorgere, spesso legate alla cicatrice e alla tipologia dell’anestesia, troviamo dolore, soprattutto in zona lombare e pelvica, cefalea, stitichezza, incontinenza urinaria, che vanno ad influenzare la qualità della vita delle pazienti. Normalmente queste condizioni vengono affrontate dalle donne con ausili farmacologici, compatibilmente all’allattamento.
L’obiettivo della tesi è di verificare l’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico in pazienti che abbiano partorito con almeno un taglio cesareo a supporto di problematiche insorte o peggiorate da esso.
MATERIALI E METODI
Si tratta di una tesi sperimentale impostata con l’arruolamento di 45 donne che avevano partorito con un taglio cesareo da almeno (3-18 mesi) con sintomi e problematiche insorti o peggiorati da esso.
Grazie alla randomizzazione, 26 pazienti sono state collocate nel gruppo OMT e 19 nel gruppo SHAM. Entrambi i gruppi hanno ricevuto 4 trattamenti: i primi 3 a distanza di una settimana e il quarto dopo due settimane. Per verificare l’efficacia dell’osteopatia, tutte e le 45 donne hanno dovuto compilare tre volte delle scale di valutazione: all’inizio dello studio, 2 settimane dopo la fine dei trattamenti e al follow up dopo ulteriori 6 settimane. Nel dettaglio, i questionari utilizzati sono stati: VAS, Brief Inventory Pain (BPI), Oswestry Disability Index, UDI 6, IIQ7-SF, ICIQ-SF, Headache Disability Index (HDI) e la scala di Wexner. Al follow-up, inoltre, le donne hanno dovuto compilare un questionario soggettivo relativo agli eventuali benefici ricevuti dai trattamenti osteopatici.
RISULTATI OTTENUTI E CONCLUSIONE
Nel gruppo trattato osteopaticamente, la terza colonna del questionari sul dolore hanno evidenziato dei miglioramenti riguardo alla frequenza e l’intensità del dolore. In entrambi i casi, i test tra pre e post-trattamento, post-trattamento e follow-up, pre-trattamento e follow-up hanno tutti un punteggio p<0,0001.
Ciò significa che ci sono stati cambiamenti significativi e che si sono mantenuti anche oltre il mese dei trattamenti, fino al follow-up.
I risultati di questo studio indicano che il trattamento osteopatico può essere considerato un valido strumento nel trattamento del dolore somatico, che nei ballerini professionisti è sempre presente.
Con quest’approccio puramente manipolativo si consente ai ballerini di ritrovare il proprio migliore stato di salute.
Dallo studio è emerso che l’osteopatia si è dimostrata valida ed efficace nel ridurre la sintomatologia e le disabilità insorte o amplificate da almeno un parto cesareo. Per un ulteriore miglioramento del quadro clinico e per un mantenimento nel tempo dei risultati ottenuti, sarebbe opportuno effettuare almeno altri due trattamenti a distanza di 3-4 settimane tra loro.
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