Riconoscimento osteopatia in Italia!

Oggi l’osteopatia è regolamentata in diversi paesi Europei come ad esempio in Francia, Portogallo, Gran Bretagna, Svizzera, Turchia, Islanda, Malta, Lichtenstein. In Gran Bretagna, Svizzera, Malta e Islanda l’osteopatia è una professione regolamentata in ambito sanitario.

Dopo anni di disegni di legge e decreti, siamo ancora più vicini al riconoscimento ufficiale dell’osteopatia anche in Italia: il 22 dicembre 2017, il Parlamento italiano ha votato favorevolmente approvando l’articolo 7 sull’osteopatia e il 31 gennaio 2018 la Legge 3/2018 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Quale percorso ha seguito il riconoscimento dell’osteopatia negli anni?

Nel contesto internazionale, il 9 Novembre 2010 – l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito le Linee guida sul riconoscimento dell’osteopatia

In Italia, fin dal 2006 le istituzioni hanno iniziato ad interessarsi alle medicine non convenzionali, tra cui l’osteopatia. Molti i Disegni Di Legge (Ddl) e i Progetti Di Legge (Pdl) che si sono susseguite negli anni con le diverse legislature. Per esempio:

  • • Ddl 447 19-05-2006 Massidda – Disciplina delle medicine non convenzionali
    • Ddl 1126 26-10-2006 Tomassini – Disciplina delle terapie non convenzionali e istituzione dei registri degli operatori delle medicine nc
    • Pdl 874 23-05-2009 Lucchese – Disciplina delle medicine e delle pratiche non convenzionali
    • Pdl 4239 30-03-2011 Scilipoti – Riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria primaria
    • Pdl 4952 14-02-2012 Grimoldi e altri – Riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria primaria
    • Ddl 257 22-03-2013 Scilipoti – Riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria primaria
    • Pdl 1088 29-05-2013 Grimoldi – Riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria primaria
    • Pdl 2518 luglio 2014 Binetti – Istituzione della figura professionale dell’osteopata

 

Una novità concreta per il riconoscimento dell’osteopatia in Italia, è iniziata con il Disegno di Legge conosciuto come Ddl Lorenzin che è stato approvato diventando legge di stato.

La prima fase con l’individuazione della professione sanitaria dell’osteopatia si concretizza con la sua pubblicazione grazie alla Legge 3/2018 e con il suo articolo (Art.7).

Individuazione e istituzione delle professioni sanitarie dell’osteopata e del chiropratico.

Di seguito l’articolo relativo al riconoscimento dell’osteopatia:
1. Nell’ambito delle professioni sanitarie sono individuate le professioni dell’osteopata e del chiropratico, per l’istituzione delle quali si applica la procedura di cui l’articolo 5, comma 2, della legge 1 febbraio 2006, n.43, come modificato dalla presente legge.
2. Con accordo stipulato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabiliti l’ambito di attività e le funzioni caratterizzanti le professioni dell’osteopata e del chiropratico, i criteri di valutazione dell’esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti. Con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministero della Salute, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, acquisito il parere del Consiglio universitario nazionale e del consiglio superiore di sanità, sono definiti l’ordinamento didattico della formazione universitaria in osteopatia e in chiropratica nonché gli eventuali percorsi formativi integrativi.

Riconoscimento Osteopatia: Cosa potrebbe cambiare per gli osteopati?

La premessa iniziale è che bisogna attendere i decreti attuativi, ciò detto la legge 3 prevede che l’osteopata è un professionista sanitario quindi verosimilmente porterà gli osteopati ad iscriversi ad un albo professionale. Ad oggi non sono ancora stati definiti i criteri di valutazione dell’esperienza professionale e i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti per i titoli pregressi acquisiti prima dell’entrata in vigore della stessa legge. L’equipollenza non trasforma un diploma in laurea, ma dovrebbe consentire ai professionisti di continuare ad esercitare la professione, sulla base di una valutazione che verrà stimata dal Ministero della Sanità (di concreto con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR), con eventuali percorsi integrativi. Pertanto per gli studenti o professionisti osteopati che vorranno avere una laurea in osteopatia dovranno acquisire un titolo di laurea straniero (Legge 11 luglio 2002, n. 148) oppure italiano.

Riconoscimento Osteopatia: Cosa cambia per chi vorrebbe iniziare un percorso per diventare osteopata?

Ad oggi, l’unica cosa certa è che l’osteopata dovrà acquisire una laurea. I tempi di organizzazione di percorsi universitari in Italia non si conoscono, tuttavia i tempi che hanno portato al riconoscimento dell’osteopatia nel nostro Paese lasciano prevedere che il processo possa richiedere diverso tempo.

In questa fase di passaggio, una buona soluzione è quella di conseguire una Laurea in Osteopatia che consenta la registrazione all’Albo degli Osteopati in un Paese in cui oggi la professione è già riconosciuta e regolamentata. Clicca qui per scoprire come conseguire una Laurea in Osteopatia con iscrizione diretta all’Albo Professionale Inglese degli Osteopati (GOsC).

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